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Stabile l’export a Reggio 2milia alla fine del terzo trimestre 2025

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Stabile l’export a Reggio 2milia alla fine del terzo trimestre 2025L’export reggiano potrebbe aver chiuso la fase negativa in atto da diversi mesi.

Dopo il -3,8% segnato nel primo trimestre e il contenimento della flessione all’1,8% a fine giugno, il dato dei primi nove mesi del 2025 appare allineato a quello del 2024, con un valore di 9,8 miliardi di euro e 5 milioni in più in un anno.

Tra i comparti simbolo del made in Reggio Emilia, spiccano i buoni andamenti dell’alimentare, che cresce del 5,8% (per un totale di 664 milioni di euro), il tessile con un +4,1% (quasi 2 miliardi e incidenza sul totale al 20,1%) e i prodotti in gomma e materie plastiche, in crescita del 4,0% per un valore totale di 1 miliardo.

Questi comparti, in sostanza, hanno ulteriormente migliorato le buone performances del primo semestre, mentre il settore dei macchinari, pur riducendo le perdite (il dato era a -6,1% a giugno), resta in territorio negativo, con un -2,5% che attesta le esportazioni a  3,4 miliardi.

In contrazione restano anche i metalli e prodotti metalliferi con un -4,4%, che porta il valore delle esportazioni del settore a 1 miliardo.

Tra le aree geografiche di primario interesse per i flussi di merci reggiane, l’Europa consolida la leadership, con oltre 7 miliardi di euro di acquisti e un aumento di quasi 122 milioni (+1,8%  rispetto ai primi nove mesi del 2024).

Calano, invece, le vendite nei confronti dell’America (-5,4% per un totale export di 1,5 miliardi, vale a dire 85 milioni in meno in un anno) e dell’Asia (-4,8%), che ora vale 854 milioni di esportazioni, dei quali 43 milioni in meno rispetto al 2024.

Tra i Paesi maggiori importatori, al primo posto si conferma la Germania, che vale il 13,6% sul totale e che ha evidenziato una crescita dell’1,4%, per un valore complessivo di 1,3 miliardi.

Flettono del 3,4%, invece, i flussi di merci verso la Francia, che riduce così il totale delle esportazioni reggiane ad un miliardo e 117 milioni di euro. E’ più marcato, infine, il calo dell’export indirizzato agli USA (-6,6%), il cui valore, al 30 settembre 2025, corrisponde ad un miliardo  e 51 milioni.

“Il dato più positivo – sottolinea il Presidente della Camera di commercio dell’Emilia, Stefano Landi – è senza dubbio rappresentato dall’inversione di tendenza registrato in Europa e, soprattutto, in Germania, con quel +1,4% che si contrappone al -2,6% che avevamo registrato in questo Paese alla fine del primo semestre 2025”.