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Analisi Lapam Confartigianato verso il Natale, nel modenese si stima una spesa complessiva di 332 milioni di euro

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Analisi Lapam Confartigianato verso il Natale, nel modenese si stima una spesa complessiva di 332 milioni di euroIl profumo delle Feste Natalizie si è cominciato a sentire già da qualche settimana. Le luci hanno iniziato a illuminare le città del territorio da alcuni giorni e le tavole cominciano a imbandirsi di prelibatezze, così come sotto gli alberi delle case compaiono pacchi ben incartati. Insomma ci sono davvero tutti gli ingredienti pronti per festeggiare al meglio anche questo Natale.

E secondo un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, a livello provinciale, nel modenese a dicembre si stima una spesa natalizia complessiva pari a 332 milioni di euro dedicata a prodotti alimentari, bevande e altri prodotti e servizi regalabili in occasione delle feste, come abbigliamento e gioielleria, cristalleria, articoli per la casa, giochi, libri e trattamenti benessere. Una quota rilevante di questa domanda è intercettabile dalle piccole imprese di prossimità e dall’artigianato, grazie all’attenzione per i prodotti locali. Nel 2024, in Italia, 12,1 milioni di persone, pari al 23,5% della popolazione di 14 anni e oltre, acquistano prodotti a chilometro zero, con una maggior diffusione tra le donne (25,2%). Un dato rilevante per le piccole imprese, visto che sei su dieci si rivolgono a clienti del proprio stesso comune, o tutt’al più a clienti della stessa regione. E sul fronte dell’offerta, Modena si conferma provincia ricca di “saper fare”. Le imprese artigiane operanti nei 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e della Festività dell’Epifania sono oltre 4 mila, pari al 27,3% delle imprese artigiane modenesi. Queste imprese danno lavoro a circa 14 mila addetti nella provincia di Modena, cioè quasi un terzo degli addetti del comparto artigiano. Il clima natalizio porta tradizionalmente una spinta ai consumi da parte dei cittadini. L’arrivo delle tredicesime aumenta il potere d’acquisto delle famiglie a livello nazionale: nell’ultimo trimestre dell’anno, infatti, i redditi da lavoro dipendente superano del 19,4% la media dei primi tre trimestri. E questo si riflette nelle vendite, sostenendo le spese in occasione di queste festività. Se si considera il triennio 2022-2024, il mese di dicembre registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 28,8% rispetto alla media degli altri 11 mesi, con una crescita del 21,6% nel caso dei prodotti alimentari e una crescita del 34,2% per quelli non alimentari. A dicembre, mese dell’anno con il maggiore volume di spesa, si concentra il 10,5% delle vendite totali annuali ed il 10% di quelle di prodotti alimentari. Si conclude così un anno segnato da un buon andamento del mercato del lavoro, con l’occupazione che in Italia cresce dell’1,4% su base annua nel primo semestre del 2025, più della media europea, e una crescita della spesa delle famiglie che ha segnato un +1% nel terzo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, si registrano spunti positivi per i consumi di alcuni prodotti: sulla base degli ultimi dati disponibili delle vendite al dettaglio, nel terzo trimestre del 2025 l’alimentare segna un aumento del 2%, a fronte di un più contenuto +0,2% dei prodotti non alimentari. «Un patrimonio economico e culturale trova nelle festività un momento di particolare valorizzazione – afferma Daniele Mazzini, presidente Lapam Confartigianato –. Scegliere un prodotto artigiano significa sostenere la qualità, il territorio e le persone che lo rendono unico. Un modo concreto per dare valore ai regali e, allo stesso tempo, alle imprese che contribuiscono a rendere vivo e dinamico il nostro tessuto locale. La scelta di fare acquisti nei negozi di vicinato diventa un gesto concreto di sostegno all’economia locale. Ogni euro speso nel negozio sotto casa non è soltanto un dono messo sotto l’albero, ma un investimento che resta sul territorio, perché genera fatturato, lavoro e servizi per tutti».