Home Economia Accordo Intesa Sanpaolo – Confindustria Emilia-Romagna: 15 miliardi per investimenti, innovazione e...

Accordo Intesa Sanpaolo – Confindustria Emilia-Romagna: 15 miliardi per investimenti, innovazione e credito per le imprese della regione

Ora in onda:
________________


Accordo Intesa Sanpaolo – Confindustria Emilia-Romagna: 15 miliardi per investimenti, innovazione e credito per le imprese della regione
Alessandra Florio e Annalisa Sassi

Si è svolta oggi a Bologna la presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane sottoscritto in gennaio dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.

Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 15 miliardi alle aziende dell’Emilia-Romagna, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

Questa mattina, nella sede di Confindustria Emilia-Romagna, Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, e Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati sulle strategie di sviluppo e competitività dell’Emilia-Romagna.  Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti, sostenendo così la crescita economica e l’attrattività del territorio per gli interscambi internazionali.

Il protocollo consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria già avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Questo supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente Pmi, struttura portante del made in Italy nel mondo.

Le novità riguardano:

  • gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
  • l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
  • l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
  • il piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “Grazie all’accordo con Confindustria mettiamo a disposizione delle imprese regionali 15 miliardi di euro, sui 200 complessivi a livello nazionale, per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti. Il sistema economico dell’Emilia-Romagna è caratterizzato da imprese molto dinamiche, con un’elevata propensione all’export, che rappresentano una componente essenziale delle filiere e dei distretti industriali del Paese. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste aziende per aumentarne la competitività offrendo soluzioni di finanziamento dedicate per incentivare nuovi investimenti sostenibili e crescita sui mercati esteri”.

Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna: Oggi le nostre imprese hanno di fronte un contesto globale di costante incertezza, in cui si stanno formando nuove alleanze e intese commerciali a livello mondiale.  Questo nuovo assetto avrà un impatto notevole sull’economia e sui sistemi produttivi dell’Emilia-Romagna, fortemente vocati all’innovazione e all’export. Per questo è fondamentale sostenere le imprese per il rilancio degli investimenti con strumenti come l’accordo con Intesa Sanpaolo, per puntare su settori e tecnologie strategiche e valorizzare le nostre filiere”.

In chiusura della conferenza stampa la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi e la Direttrice regionale di Intesa Sanpaolo Alessandra Florio hanno firmato il nuovo Accordo territoriale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Emilia-Romagna.

All’incontro con la stampa sono intervenuti anche Franco Pilan, Direttore Area Imprese Emilia Est Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo e Pietro Mambriani, Responsabile Politiche Industriali ed Europa Confindustria Emilia-Romagna.

 

Competitività e resilienza: le imprese dell’Emilia-Romagna  
A cura del Research Department Intesa Sanpaolo

Le tensioni commerciali internazionali e le nuove misure di politica commerciale annunciate dagli Stati Uniti rendono più complesso il contesto competitivo in cui si trovano a operare le imprese italiane. Nel corso del 2024, l’Emilia-Romagna ha esportato verso gli Stati Uniti beni per un valore di circa 10,5 miliardi di euro che corrisponde al 12,5% dell’export complessivo della regione; si tratta di una dimensione che rende gli Stati Uniti il primo mercato di sbocco regionale. Tale esposizione rappresenta una potenziale vulnerabilità, ma il capitale relazionale, la qualità delle produzioni e il buon radicamento commerciale delle imprese emiliano-romagnole possono costituire leve rilevanti per la difesa delle quote di mercato anche in presenza di ostacoli tariffari. In particolare, la specializzazione del territorio in prodotti di fascia medio-alta e alta, meno sensibili alla concorrenza di prezzo, potrebbe attenuare, almeno in parte, gli effetti sull’evoluzione dell’export regionale. La leva della qualità, infatti, risulterà premiante perché renderà le produzioni difficilmente sostituibili con prodotti americani o provenienti da altri competitor. È questa l’evidenza che emerge da un’indagine realizzata sul personale di Intesa Sanpaolo che supporta le imprese clienti sui mercati internazionali. Secondo le evidenze raccolte nell’indagine, si conferma la vitalità e la reattività del tessuto produttivo regionale che intende diversificare le destinazioni commerciali (con un interesse crescente verso paesi del Golfo, India, Nord Africa e ASEAN), ricercare fornitori alternativi e aprire filiali commerciali e produttive negli Stati Uniti.

Al contempo, dalla rilevazione emerge che rimarrà alto l’impegno delle imprese verso i temi dell’efficientamento, dell’innovazione e dell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Un sostegno potrà venire dall’attesa crescente diffusione dell’Intelligenza artificiale, dove si osserva già oggi una maggiore proattività delle grandi imprese e significativi margini di miglioramento per le imprese più piccole, che sono particolarmente penalizzate dalla mancanza di competenze interne e dalla difficoltà nel comprendere pienamente i benefici di questa tecnologia.