Sono 5.803 le nuove imprese aperte in Emilia-Romagna fra aprile e giugno, a fronte di 3.762 cessazioni, queste ultime in rallentamento. Il risultato è un saldo positivo di +2.041 imprese, per un totale complessivo 432.291 imprese con sede in Emilia-Romagna al 30 giugno 2025. Mentre continua la concentrazione delle imprese in agricoltura, silvicoltura e pesca con -53 attività, cresce il numero delle imprese industriali, +59, di costruzioni, +442, e soprattutto di servizi, +1.615. Prosegue l’aumento delle società di capitale, +1.328, ed è diventato positivo anche il saldo delle ditte individuali, +886 imprese.
È quanto emerge dalle elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna dei dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel secondo trimestre 2025 derivanti dal Registro delle imprese delle Camere di commercio.
Aperture e cessazioni di imprese fra gennaio e marzo 2025
In Emilia-Romagna fra aprile e giugno del 2025 le iscrizioni sono state 5.803. Segnano il nuovo minimo dell’ultimo decennio, se si eccettua il dato pandemico riferito allo stesso trimestre del 2020.
In rallentamento anche le cessazioni, che sono state 3.762 rispetto alle 3.987 registrate nello stesso trimestre del 2024.
Il risultato è un saldo positivo di +2.041 imprese, che è il più contenuto del secondo trimestre degli ultimi cinque anni.
Nelle principali regioni del Nord-Italia il tasso demografico è risultato più elevato di quello emiliano-romagnolo, pari a +0,47%, in Veneto (+0,53%) e in Lombardia (+0,66%), mentre è apparso analogo in Piemonte (+0,45%).
L’andamento per settore economico
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Nel secondo trimestre il numero delle imprese è diminuito di -53 unità (-0,1%).
La leggera variazione è stata determinata dall’agricoltura (-69 unità, -0,1%) e dalla pesca e acquacoltura sulla quale pesano gli effetti dei mutamenti ambientali (-19 imprese, -0,9%).
Industria
Il saldo fra aprile e giugno nell’industria è minimamente positivo (+59 imprese +0,1%) ed è il più contenuto della media delle variazioni registrate nel secondo trimestre dei dieci anni precedenti.
È cresciuto il sotto-settore della riparazione e manutenzione di macchine (+45, +1%). L’unico altro contributo positivo minimamente sostanziale è venuto dalla fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e apparecchiature) (+18, +0,2%).
Al contrario sono diminuite le imprese della moda (-16, -0,3%) e, quasi nella stessa misura, quelle del comparto della fabbricazione di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (-12, -1%).
Costruzioni
Nel secondo trimestre il saldo delle dichiarazioni delle imprese registrate in questo settore si è ulteriormente ridotto anche se è rimasto ampiamente positivo (+442 imprese, +0,6%). È il risultato il più contenuto degli ultimi cinque anni, anche se ancora decisamente superiore a quelli prevalenti fino al 2020.
Il risultato è determinato dalle imprese dei lavori di costruzione specializzati (+335, +0,7%), che sono quelle più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, e dalle imprese operanti nella costruzione di edifici (+106, +0,6%).
Servizi
In aumento fra aprile e giugno il numero delle imprese di servizi (+1.615, +0,6%).
Cresce leggermente l’insieme del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli (+143, +0,2%).
L’andamento è stato determinato dal commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+104, +0,9%), mentre il saldo delle dichiarazioni delle imprese nel settore del commercio all’ingrosso si è notevolmente ridotto andando ad annullarsi e quello delle dichiarazioni ricevute nel commercio al dettaglio è risultato solo minimamente positivo (+52, +0,1%).
Nuova crescita numerica degli altri servizi diversi dal commercio (+1.472, +0,9%). Il contributo più rilevante è venuto dal saldo dei servizi di alloggio e ristorazione (+309, +0,9%), derivato dalla consistente crescita delle imprese della ristorazione (+199, +0,7%) e da quella più rapida nel comparto dei servizi di alloggio (+110, +1,9%).
Altro apporto sostanziale è venuto dall’ampliamento della base imprenditoriale delle attività immobiliari (254, +0,8%), dalle attività finanziarie e assicurative (+210, +2%) dal noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+195, +1,3%), dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+145, +0,9%) e dalle altre attività dei servizi (+139, +0,7%), queste ultime frutto quasi esclusivo delle attività di servizi alla persona (+129, +0,8%).
L’andamento per forma giuridica
Prosegue la crescita delle società di capitale (+1.328, +1%) ed è diventato positivo anche il saldo delle ditte individuali (+886, 0,4%). In diminuzione invece le società di persone (-148, -0,2%). Stabile il numero di cooperative e consorzi.
Lo studio completo è disponibile su www.ucer.camcom.it
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