Nel mese di marzo l’inflazione è ancora in crescita su base tendenziale annua, soprattutto a causa di discreti aumenti su alimentari, trasporti e altri beni e servizi, mentre a livello congiunturale si nota un leggerissimo calo guidato dalla contrazione delle utenze.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in marzo produce, infatti, una variazione positiva dello 0,9% su base tendenziale annua, e un decremento a livello congiunturale dello 0,1%, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
In marzo, in particolare, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore in calo (-0,4%) sul totale dei beni: le quotazioni rispetto al mese precedente, infatti, risultano in discesa per i beni energetici (-1,5%), i beni non regolamentati (-0,4%) e i beni alimentari (-0,3%). Apprezzamenti, invece, interessano i beni regolamentati (+0,5%), mentre sono stabili i tabacchi. Risulta in crescita (+0,3%) anche il totale dei servizi: nello specifico, crescono i servizi relativi ai trasporti (+1,5%), i servizi non regolamentati (+0,3%), i servizi relativi all’abitazione (+0,1%). Rimangono fermi, infine, i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e i servizi vari.
La divisione “Trasporti” mostra l’apprezzamento congiunturale mensile più rilevante (+0,9%) imputabile alla crescita dei carburanti e, insieme, agli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (come autorimessa e noleggio), trasporto aereo e passeggeri e, più modestamente, automobili. In salita (+0,5%) anche la divisione “Altri beni e servizi”, in particolare per quanto riguarda assicurazioni sui mezzi di trasporto, assistenza sociale, parrucchieri ed estetisti, apparecchi non elettrici per la cura della persona. In calo, invece, i servizi bancari e finanziari.
Aumenta anche la divisione “Mobili, articoli e servizi casa” (+0,4%) trainata dalle spese di mobili e arredi, grandi elettrodomestici e cristalleria. Ed è in lieve crescita (+0,1%) anche la divisione “Servizi sanitari e spese salute” soprattutto a causa di incrementi sui prezzi dei prodotti farmaceutici mentre rimangono stabili servizi medici e ospedalieri.
Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale più rilevante (-1,4%) riguarda “Abitazione, acqua, energetici” grazie alla contrazione di energia elettrica e gas. Aumentano gli affitti mentre rimangono invariate le spese condominiali.
Diminuisce significativamente (-0,8%) anche la divisione “Comunicazioni” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) grazie alla flessione sugli apparecchi telefonici. E risulta in discesa (-0,6%) anche la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) con un calo che si concentra su vini, birre e alcolici mentre rimangono stabili i tabacchi.
La divisione “Ricreazione, spettacolo, cultura” scende dello 0,5% con flessioni per articoli per giardinaggio, piante e fiori, pacchetti vacanza, computer, tablet e simili. Apprezzamenti, invece, su articoli di cancelleria, libri e giornali.
In flessione anche le divisioni “Abbigliamento e calzature” (-0,4%) e “Alimentari, bevande analcoliche” (-0,2%): nonostante l’aumento su pane e cereali, carni e bevande, le flessioni su vegetali, frutta e latticini dettano il passo di un marzo in lieve decremento. Diminuzione lievissima (-0,1%) su “Servizi ricettivi e ristorazione” con un calo per i servizi di alloggio e rincari, anche se deboli, per ristoranti e bar.
Risulta invariata, infine, la divisione “Istruzione”.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.