Con un’inversione di tendenza rispetto al mese di settembre (+3,0% rispetto al settembre 2024), per ottobre è previsto un calo dell’1,9% dei nuovi contratti che le imprese reggiane intendono attivare. In altri termini, si tratta di 90 attivazioni in meno (su un totale di 4.550) rispetto allo stesso mese del 2024.
Il trend negativo potrebbe poi peggiorare nel trimestre ottobre-dicembre, con previsioni che parlano di un -2,6%, corrispondente a 280 attivazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2024 e un numero complessivo di nuovi contratti attestato a 10.390 unità.
L’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Excelsior evidenzia, per ottobre, un deciso calo delle nuove attivazioni (-15,1%) nell’industria, con 1.520 unità complessive e 270 in meno rispetto a un anno fa.
Il dato scaturisce dalle previsioni negative del comparto manifatturiero e public utilities, in calo del 20,5% con soli 1.160 nuovi contratti. Per converso le costruzioni si attestano a 360 attivazioni, crescendo così del 9,1%.
Sempre nel comparto industriale, nel corso del trimestre ottobre-dicembre verrà sostanzialmente confermata la tendenza negativa, con 3.510 nuovi contratti (-14,4%).
Completamente diversa la situazione relativa ai servizi, che a ottobre 2025 peseranno sul totale delle nuove posizioni lavorative per il 63,5%. In quest’ambito, infatti, si prevedono 2.890 contratti con un aumento di 40 unità (+1,4%) sul 2024.
La buona previsione di questo settore è sostenuta dai servizi alle imprese (con 940 attivazioni ed un +9,3%), da quelli alla persona (530 e +8,2%) e dal commercio (600 e +5,3%). I nuovi contratti arretrano solo nelle attività di alloggio e ristorazione, che si attestano a quota 820, perdendo così l’11,8%.
Ci si aspettano, infine, delle buone performances da parte del settore primario, sia ad ottobre (150 attivazioni e +25,0%), che nel trimestre (350 e +9,4%).
Dalle elaborazioni camerali emerge che le aziende della nostra provincia che prevedono di attivare nuovi contratti nel mese di ottobre sono pari al 19,0% del totale. Di queste attivazioni, nel 25,0% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il 75,0% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Molto alta, anche ad ottobre, la quota di nuovi contratti che è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 36,4%.
Ottobre, comunque, ripropone anche il tema dei cosiddetti candidati introvabili, ovvero figure professionali per la cui reperibilità, le imprese dichiarano di trovarsi in difficoltà nel 54,9% dei casi. Di questi il 35,0% è attribuito alla mancanza di candidature, mentre si scende fino al 12,6%, quando i profili sono introvabili per inadeguatezza e/o impreparazione dei candidati stessi.
Tra i profili di ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, il mismatching tra domanda e offerta di lavoro arriva al 78,1% tra i tecnici della salute e al 75,0% sia tra gli ingegneri che tra gli specialisti nelle scienze della vita.
Invece, per le professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, le imprese faticano a trovare candidati nell’81,6% delle posizioni riservate a professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali, nel 65,0% di quelle relative al comparto delle altre professioni qualificate nelle attività commerciali ed infine nel 63,0% degli addetti alla gestione amministrativa della logistica.
Più critica poi è la situazione che potrebbe emergere nell’area degli operai specializzati e conduttori d’impianti e macchine, dove le difficoltà a reperire candidati salgono all’83,9% per gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, si attestano al 75,8% per gli operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili e al 73,6% per i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili.
L’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia ha elaborato i dati forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea