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Sostegno al commercio del centro storico modenese: il punto dell’assessore Zanca

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Sostegno al commercio del centro storico modenese: il punto dell’assessore ZancaDieci attività economiche finanziate per riqualificare i propri spazi e potenziare l’offerta dei propri servizi, secondo i progetti presentati in risposta al secondo bando comunale a sostegno del commercio; l’attivazione dell’hub commerciale come area strategica per azioni di promozione e valorizzazione di attività e servizi e la regolamentazione dell’espansione dei dehors, nell’ottica di favorire, tramite sintesi di necessità e bisogni di commercianti, giovani e residenti, una migliore ed equilibrata convivenza.

Sono alcune delle principali iniziative intraprese dall’Amministrazione comunale per rilanciare il tessuto commerciale e sociale del centro storico di Modena illustrate alla stampa, mercoledì 9 luglio, dall’assessore alla Promozione economica e attrattività Paolo Zanca che ha definito la rivitalizzazione dell’area un obiettivo strategico dell’Amministrazione, da in quadrare però in una prospettiva più ampia, ovvero “rilanciare concretamente, su tutto il territorio, il tessuto di locali commerciali, di vicinato e di servizi di prossimità, in un momento di difficoltà nazionale oggettiva, anche a causa di mutate abitudine di acquisto, ingresso delle nuove tecnologie e concorrenza delle grandi catene di distribuzione: gli interventi che stiamo introducendo, anche con risorse proprie del Comune, puntano a sostenere i commercianti, offrendo anche strumenti innovativi per affrontare i cambiamenti in corso”.

In particolare, l’assessore si è soffermato sulle dieci attività ammesse ai finanziamenti previsti dal bando comunale dedicato alla riqualificazione degli esercizi già esistenti e alle nuove aperture, sottolineando la copertura dell’intero 50 per cento delle spese ammesse al finanziamento. Il bando, nello specifico, consentirà alle attività selezionate di migliorare immagine e accessibilità dei propri negozi, consolidare o ampliare prodotti e servizi offerti, aggiornando e adottando soluzioni informatiche e tecnologiche, e potenziando la formazione del personale, secondo i progetti presentati e istruiti nei giorni scorsi da un’apposita commissione. “Nel giro di un anno, si tratta del secondo bando di finanziamento per attività artigianali, commerciali e di servizio, ma esteso questa volta a tutto il territorio di Modena – ha precisato Zanca – Complessivamente, con i due avvisi, sosteniamo il lavoro di 14 attività: non è chiaramente una soluzione ai problemi, ma un importante e concreto contributo. Inoltre – ha aggiunto l’assessore – le risorse residue dei due bandi verranno utilizzate per avviare da subito l’hub del centro storico”.

Proprio l’hub commerciale ha rappresentato il secondo focus dell’assessore, che ha chiarito come il primo tassello per la sua attivazione sia rappresentato da uno studio di fattibilità presentato nei mesi scorsi in Regione, in risposta a un bando dedicato all’attivazione, appunto, di hub commerciali, ovvero aree cittadine con consolidata vocazione commerciale che necessitano di interventi strategici di rivitalizzazione, innovazione e potenziamento. In particolare, lo studio (che ingloba anche il Novi Sad, in un’ottica di riqualificazione dell’area) è stato condiviso con una rete di realtà e soggetti operanti in centro storico, e definisce azioni di promozione, valorizzazione e rilancio di attività economiche e servizi nel centro storico di Modena, da attuare in modo integrato e con regia unitaria. “Siamo formalmente in attesa della Regione per l’approvazione del progetto che rappresenta uno strumento forte e innovativo per rilanciare il centro storico, dando anche strumenti concreti agli operatori economici per affrontare i rapidi cambiamenti in corso riguardanti il commercio”.

Infine, Zanca si è focalizzato sul tema della regolamentazione dei dehors, ricordando che nei mesi scorsi si è proceduto a una loro puntuale mappatura. “Si tratta di un’analisi capillare mai svolta in passato – ha puntualizzato l’assessore – che risponde all’obiettivo di un centro storico più ordinato, e caratterizzato da una migliore ed equilibrata convivenza tra commercianti, giovani, turisti e residenti. A questo scopo – ha aggiunto – siamo già al lavoro per arrivare a nuovi e aggiornati regolamenti riguardante dehors ed emissioni sonore”.

In particolare, l’assessora ha spiegato che sono stati mappati 264 strutture sul territorio, di cui 164 in centro storico e oggetto di mirati accertamenti. Dai controlli, è emerso che solo dieci risultavano regolari, una cinquantina interamente abusivi e la restante parte parzialmente non in regola rispetto alla normativa. L’assessore ha quindi parlato di un’opera di sensibilizzazione, con il coinvolgimento della Polizia locale di Modena e delle associazioni di categoria, quest’ultime impegnate a informare i propri associati preventivamente in modo da permettergli di regolarizzarsi. Successivamente, si è proceduto per 33 realtà irregolari all’invio di una lettera di diffida con la richiesta di rimuovere le strutture abusive. A seguito della diffida 13 esercizi hanno comunicato di aver provveduto alla rimozione del dehors, 5 attività hanno fatto richiesta di autorizzazione per nuove strutture rispondenti ai regolamenti. Per le altre si sta procedendo con ulteriori verifiche, che non escludono, nel caso di persistente situazione di irregolarità, l’intervento della Polizia locale.

 

DIECI ATTIVITÀ FINANZIATE PER LA RIQUALIFICAZIONE

Le risorse copriranno l’intero 50 per cento delle spese. In totale 15 le domande pervenute in risposta al bando del Comune che favoriva il rinnovamento degli spazi e nuove aperture

Sono dieci le attività economiche ammesse al finanziamento per riqualificare i propri spazi e potenziare l’offerta dei servizi, secondo i progetti presentanti in risposta al bando del Comune di Modena a sostegno del commercio. I contributi, in particolare, copriranno l’intero 50 per cento delle spese ammesse al finanziamento, avendo la Giunta scelto di impiegare una parte di risorse rimaste inevase nello stesso bando.

Sviluppato in collaborazione con le principali associazioni di categoria per rilanciare il tessuto commerciale di vicinato e di servizi di prossimità, il bando prevedeva contributi per complessivi 113 mila euro, di cui 56.500 euro come fondo da destinare alla riqualificazione di attività già esistenti e altri 56.500 euro per l’apertura di nuove attività. In particolare, i finanziamenti potevano arrivare fino a 10 mila euro per le riqualificazioni e fino a 20 mila per le nuove aperture, senza superare comunque il 50 per cento delle spese ammissibili.

Sono state 15 le domande pervenute e istruite nei giorni scorsi, di cui 12 relative a progetti di riqualificazione (10 quelle finanziate per complessivi 65.274,65 euro), e tre relative a nuove aperture, ma quest’ultime non finanziate in quanto non rispondenti ai criteri del bando. Per questo motivo, la Giunta ha scelto di impiegare la quota del fondo nuove aperture per finanziare la parte eccedente del fondo riqualificazione.

Il bando si rivolgeva, in particolare, a esercizi di vicinato e servizi di prossimità insediati, o in procinto di insediarsi, nel territorio comunale, fatta eccezione per le vie Canalino, Saragozza, Torre, Rua Muro, Puccini, Mar Tirreno e per i centri di vicinato Torrenova, Le Torri e Cognento, in quanto già oggetto di un precedente bando.

Dalla tinteggiatura degli immobili alla realizzazione di nuovi impianti idrico-sanitari, dalla sostituzione delle vetrine all’acquisto di totem digitali, fino alla realizzazione di un nuovo sito web e una campagna social per promuovere i servizi. Sono variegate le richieste presentate dalle attività ammesse al finanziamento: un centro estetico in via Nicolò dell’Arca; una medesima attività in via Giardini; un’attività di parrucchiere in via Vellani Marchi; un’analoga attività in strada Morane; un’attività di riparazione e vendita elettrodomestici in via Maria Regina Pedena sud; un’attività legata al settore dell’arte e dell’editoria, in via Carteria; un’attività artigianale di pelletteria, in corso Canalchiaro; un’attività per la vendita di prodotti alimentari per pasticceria e articoli cucina in via Barozzi; un laboratorio di orafo, in strada San Martino e, infine, un’attività di vendita articoli da viaggio in via Emilia Centro.