Home Economia Reggio Emilia, tornano a salire i nuovi contratti: +6,4% a luglio

Reggio Emilia, tornano a salire i nuovi contratti: +6,4% a luglio

Ora in onda:
________________


Reggio Emilia, tornano a salire i nuovi contratti: +6,4% a luglioPer la prima volta nel 2025, i nuovi contratti che le imprese della provincia di Reggio Emilia prevedono di attivare registrano un aumento rispetto allo scorso anno. Nel mese di luglio, infatti, è prevista una crescita del 6,4% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 4.320 attivazioni.

Il dato positivo di luglio viene confermato anche per il trimestre luglio-settembre 2025, periodo in cui si dovrebbero registrare 12.920 attivazioni, vale a dire un +4,5%.

I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia, evidenziano, a proposito dei singoli settori, aumenti sia per l’industria, che per i servizi nel mese di luglio, mentre nel trimestre solo l’ambito dei servizi confermerà il trend positivo.

La crescita dei nuovi contratti prevista a luglio per l’industria si attesta al 2,5% (1.620 attivazioni, con 40 in più rispetto al periodo di confronto) ed è legata esclusivamente al comparto manifatturiero e public utilities (+3,9%), mentre le costruzioni resteranno stabili, andando poi ad influenzare decisamente, e in modo negativo, il dato trimestrale.

Il saldo previsto a settembre, infatti, indica un dato negativo per l’industria (-2,2% con 4.530 contratti, ovvero 100 in meno rispetto al trimestre luglio-settembre del 2024), esclusivamente dovuto al deciso calo dei nuovi contratti nelle costruzioni (-13,1%), mentre resteranno positivi (+0,8%) i valori relativi al manifatturiero.

Numeri in crescita, invece, caratterizzeranno i prossimi mesi nell’ambito dei servizi, seppure con andamenti molto differenziati tra i singoli comparti.

A luglio, infatti, a fronte di un incremento del 9,0% del numero complessivo delle attivazioni (2.540, con 210 unità in più rispetto al luglio 2024), sono previsti valori in sensibile aumento per i servizi di alloggio e ristorazione e quelli alla persona, rispettivamente in crescita del 35,9% (870 nuovi contratti) e del 34,5% (390 attivazioni), mentre il commercio registrerà un calo del 9,1% (i nuovi contratti saranno 500) e l’ambito dei servizi alle imprese sembra destinato a perdere il 6,0%, portandosi a 790 nuovi contratti.

La situazione verrà sostanzialmente replicata anche sul dato trimestrale, con un aumento dell’8,7% dei nuovi contratti nell’ambito dei servizi, saldi molto positivi per alloggio, ristorazione e servizi alla persona e un dato negativo sia per il commercio che per i servizi alle imprese.

Dalle analisi camerali emerge che le aziende che prevedono di attivare nuovi contratti sono pari al 17,0% del totale e che nel 24,0% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76,0% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Così come sta accadendo da diverso tempo, resterà alta, anche a luglio, la quota di nuovi contratti che è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 35,1%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo ingegneristico (49,4% delle attivazioni in programma), di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (48,7%) ed infine i tecnici delle attività finanziarie ed assicurative (38,1%).

Nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (60,9%), addetti alla gestione amministrativa della logistica (51,1%) ed addetti alle vendite (49,8%).

Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori d’impianti e macchine, si prevede che il 58,5% dei nuovi contratti sarà riservato ai giovani sotto i trent’anni in qualità di fabbri ferrai costruttori di utensili, agli operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (53,7%), ed infine gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (51,4%).

Il mese di luglio 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese reggiane, che dichiarano di avere difficoltà nel reperire i profili ricercati nel 51,7% dei casi, di cui il 33,8% per mancanza di candidati e il 12,8% per preparazione non del tutto adeguata degli stessi.

Tra i profili più difficili da trovare, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute, che potrebbero lasciare scoperto il 92,1% delle posizioni richieste, i tecnici in campo ingegneristico (85,9%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,4%).

Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali nell’85,0% dei casi, seguiti dagli operatori della cura estetica con il 66,1% e dai professionisti qualificati nei servizi personali (58,8%).

Nel segmento degli operai con elevata qualificazione si prevede che il 100,0% delle posizioni richieste tra gli operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento strutture edili, rimarranno vacanti. Analoghi problemi di reclutamento si registrano tra gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (87,6%) e tra gli operai specializzati installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (82,8%).