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Reggio Emilia: ancora in calo i nuovi contratti, -5,6% a maggio

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Reggio Emilia: ancora in calo i nuovi contratti, -5,6% a maggioI nuovi contratti che le imprese della provincia di Reggio Emilia prevedono di attivare continuano a registrare cali rispetto al 2024.

Nel mese di maggio, infatti, è prevista una flessione del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 3.890 attivazioni. In calo anche i dati relativi al trimestre maggio – luglio, con previsioni di nuovi contratti per 12.320 unità rispetto alle 12.710 dello stesso trimestre 2024 (-3,1%).

I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia,

evidenziano, a proposito dei singoli settori, un calo deciso per l’industria e un aumento per i servizi nel loro insieme, anche se saranno in calo il commercio e i servizi alle imprese. Vediamo il dettaglio.

Il calo dell’industria si ipotizza sia nel mese di maggio (-16,2%), passando da 1.730 a 1.450 nuove attivazioni, sia nel trimestre (-10,8%), passando da 5.280 a 4.710 attivazioni. Nello specifico, il manifatturiero e le public utilities diminuiranno del 16,4% nel dato mensile, passando da 1.400 a 1.170, mentre nel trimestrale il calo è un po’ più contenuto (-9,5%), con il passaggio da 4.190 a 3.790 nuove attivazioni. Per le costruzioni si prevede a maggio una flessione del 15,2% con 280 nuove attivazioni (50 in meno rispetto al medesimo periodo del 2024) e un calo nel trimestrale del 16,4%, con 920 nuovi contratti.

Il dato complessivo dei servizi è positivo nel mese di maggio, visto che si ipotizza una crescita del 2,1% (+50 unità) per arrivare a 2.440 contratti; in aumento del 2,4% le previsioni di nuove attivazioni nel trimestre maggio – luglio (+180 unità), con 7.610 nuovi contratti.

Per i servizi alle imprese si prevede un calo del 9,8% nel dato mensile, con 830 nuovi contratti nel maggio 2025 (90 in meno rispetto al maggio 2024), con un calo del 10,2% (-280 unità) nel trimestrale, arrivando a 2.460 nuove attivazioni.

Il commercio risulta in calo dell’8,4% nel dato mensile, confermato (-7,3%) nel trimestre maggio – luglio, con 130 attivazioni in meno rispetto al medesimo periodo del 2024, arrivando a 1.640 contratti.

Il comparto dell’alloggio e ristorazione, invece, evidenzia una tendenza all’aumento sia nel mensile (+17,2%) con 680 nuove attivazioni (100 in più del maggio 2024) che nel trimestrale (+20,2%) con 2.200 nuovi contratti (370 in più del 2024).

Per i servizi alla persona si prevedono 400 nuovi contratti nel maggio 2025 (100 in più rispetto al maggio 2024), con una crescita del 33,3%; anche nel trimestre si ipotizza un aumento del 19,1%, con 1.310 nuovi contratti rispetto ai 1.100 del 2024.

Le imprese che prevedono di attivare nuovi contratti sono pari al 17% del totale. Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Per una quota pari al 38% interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre per una quota pari al 19% le imprese prevedono di assumere personale immigrato e il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca, dicevamo, la quota di nuovi contratti che a maggio è riservata ai giovani con meno di 30 anni, e che si attesta al 38%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo informatico-telecomunicazioni (63,0%), tecnici in campo ingegneristico (57,0%), specialisti nelle scienze della vita (48,7%), tecnici della salute (48,5%).

Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (80,0%), addetti alle vendite (57,7%), operatori della cura estetica (57,4%).

Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 57,0% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 in qualità di operai specializzati in installazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche; il 47,2% in qualità di operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni; il 45,9% in qualità di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili.

Maggio 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese reggiane, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 50,1% dei casi, di cui il 32,0% per mancanza di candidati, il 12,9% per preparazione non del tutto adeguata degli stessi.

Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici in campo ingegneristico (80,2%), tecnici della salute (75,0%), specialisti nelle scienze della vita (71,8%), ingegneri (68%), tecnici della distribuzione commerciale (65,5%).

Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (70,2%), gli operatori della cura estetica (65,6%), addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (55,3%).

Nel segmento degli operai con elevata qualificazione le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di operai specializzati addetti alla pulizia ed all’igiene degli edifici (90%), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (78,5%), conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (74,1%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (71,2%).