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Taglio spese POS: per Confesercenti Modena deve diventare una riduzione strutturale

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Taglio spese POS: per Confesercenti Modena deve diventare una riduzione strutturaleIl protocollo sottoscritto permetterà di ridurre i costi per le attività con meno di 400mila euro l’anno di fatturato: per 2,5 milioni di imprese saranno così quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si avranno sostanziali riduzioni per quelle fino a 30 euro. Una quota importante dei pagamenti elettronici, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano: nel 2022 il 21% delle transazioni con moneta elettronica è stato di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. E nelle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione la quota di micro-transazioni è ancora più alta.

“Da oltre dieci anni chiediamo l’abbassamento del peso economico delle commissioni sui piccoli imprenditori. Siamo quindi soddisfatti che finalmente si sia concretizzato questo primo passo nella giusta direzione” commenta Marco Poggi, Responsabile delle Politiche Associative Confesercenti Modena. Secondo le stime di Confesercenti Nazionale, nel 2022 l’uso delle transazioni elettroniche è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro. Ed è una spesa destinata a crescere: i pagamenti con carte e bancomat si valuta raggiungeranno i 367 miliardi nel 2023 e i 529 miliardi nel 2025, superando i pagamenti in contanti. Fino ad ora però questa crescita è stata pagata caramente dalle piccole imprese, che non riescono ad ottenere le condizioni contrattuali di chi muove grandi volumi di transazioni. Proprio alla luce di questo trend in crescita chiediamo che da misura temporanea si arrivi ad un provvedimento strutturale”.