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Bolognafiere è l’unico organizzatore fieristico a realizzare una manifestazione all’estero in era Covid


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L’esplosione della pandemia da Covid-19, nella primavera 2020, ha imposto la sospensione di tutte le attività espositive in Italia e all’estero. L’auspicio era di poter riprendere lo svolgimento degli eventi, dopo qualche mese ma il precipitare della situazione su scala mondiale e la chiusura dei collegamenti internazionali, ha cancellato ogni ipotesi di ripresa fino al superamento dell’emergenza pandemica.

In questo scenario proibitivo, in cui era impensabile organizzare eventi all’estero BolognaFiere ha realizzato un innovativo format espositivo che ha consentito lo svolgimento in persona di OBUV’ MIR KOZHI (in Russia), assicurando al settore calzaturiero nazionale l’opportunità di consolidare il business in uno dei mercati di riferimento per l’export. La prima edizione di questo nuovo format si è tenuta nell’ottobre 2020 e si ripropone, ora, dal 23 al 26 marzo con un numero maggiore di partecipanti consapevoli del valore dell’iniziativa e dei risultati conseguibili.

“È stata una vera sfida – dichiara Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere -, siamo orgogliosi di essere gli unici al mondo in grado di organizzare una manifestazione all’estero in condizioni così difficili: nessuna possibilità di spostamento, di programmazione e forte stress delle imprese. La soddisfazione degli espositori, che hanno potuto esporre fisicamente i propri campionari e le richieste di ripetere l’evento, anche nelle tradizionali date primaverili della fiera, sono la dimostrazione dei risultati raggiunti. Quello che abbiamo proposto non è stato un evento digitale, in cui vetrine online sostituiscono il tradizionale format annullando il confronto diretto fra gli operatori, bensì una fiera fisica in cui le calzature italiane hanno potuto essere apprezzate dai buyer in visita a OBUV’ MIR KOZHI e, grazie alla conoscenza del mercato, siamo stati in grado di creare le migliori condizioni di confronto fra gli espositori e i loro clienti”.

Gli obiettivi raggiunti sono frutto del know-how organizzativo di BolognaFiere che ha individuato un nuovo format che unisce i plus dell’evento fisico alle tecnologie digitali. Conoscenza del mercato, un team operativo di grande esperienza e motivazione in grado di svolgere in loco gli ambiti organizzativi, una location con connessioni internet ad alta velocità hanno reso possibile offrire ai produttori italiani quest’opportunità commerciale, sfruttando le finestre temporali che consentono l’attività espositiva e il fatto che il trasferimento dei campionari è consentito, contrariamente al trasferimento delle persone.

OBUV’ MIR KOZHI è a tutti gli effetti una fiera in persona, con stand in cui le collezioni dei calzaturifici italiani sono presentate (come in una tradizionale fiera) ai buyer in visita.

L’esperienza di BolognaFiere sul mercato russo ha consentito di mettere a disposizione degli espositori una rete commerciale on site, con personale russo, con uno spiccato expertise del settore, che collabora da anni con i produttori italiani.

La partecipazione attiva degli espositori italiani avviene in collegamento digitale per tutta la durata dell’evento, assicurando un dialogo diretto tra i produttori (in Italia) e i buyer russi presenti negli stand a Mosca, con tutte le potenzialità di un confronto commerciale attivo (buyer-prodotto-produttore) fondamentale nelle trattative di vendita. Un presidio costante, quindi, dalle proprie aziende di quanto avviene in Fiera a Mosca, una finestra di dialogo estremamente apprezzata in un momento in cui è venuta a mancare la possibilità di viaggiare.

La flessibilità organizzativa insita in questo format è un fattore fondamentale di successo che permette di far fronte all’attuale impossibilità di programmazione a lungo termine e alle improvvise esigenze di modifica nelle date di svolgimento. E’ grazie a questa flessibilità che l’edizione primaverile di OBUV’ MIR KOZHI si è potuta anticipare di 15 giorni sulla data prevista – per evitare lo svolgimento della fiera nel periodo in cui le autorità russe ipotizzano la terza ondata pandemica – senza alcuna problematica per le imprese.

Sono oltre 50 i calzaturifici italiani presenti a OBUV’ MIR KOZHI, Mosca, dal 23 al 26 marzo che presenteranno ai buyer russi le nuove collezioni espressione della tradizione e della qualità del made in Italy calzaturiero. Se l’edizione di ottobre 2020 ha consentito di raggiungere risultati commerciali paragonabili all’80 per cento di quanto avveniva in era pre-covid, la prossima edizione si presenta con ancora maggiori aspettative vista anche la forte esigenza di confronto di buyer e aziende.

“In un momento particolarmente critico dei mercati internazionali – afferma Siro Badon Presidente di Assocalzaturifici – la nostra Associazione è orgogliosa di mantenere presidi fondamentali, in presenza, in alcune aree particolarmente strategiche per l’export calzaturiero italiano. La Russia è un mercato che meno di altri ha subito direttamente le conseguenze della pandemia perché ha mantenuto aperte le attività commerciali e il commercio online macina tassi di crescita da almeno 5 anni e non ha smesso di crescere. Purtroppo, non è ancora possibile per i nostri imprenditori entrare nel Paese, ma lavoreremo insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nei prossimi affinché ciò torni ad essere la normalità nei prossimi mesi. In un contesto così incerto, il supporto delle istituzioni diventa fondamentale per le nostre PMI. ICE Agenzia supporterà nuovamente le aziende Italiane alla manifestazione attivando un programma di incoming buyer dalle Regioni della Federazione; un’azione che per Assocalzaturifici è assolutamente strategica per il mantenimento delle posizioni sul mercato”.

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Obuv’ Mir Kozhi è un evento organizzato da BolognaFiere con il supporto di Assocalzaturifici,  ICE Agenzia e MAECI.