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Filctem Cgil: “Perchè le industrie ceramiche non possono avere un rinnovo contrattuale come gli altri settori?”


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distretto_ceramico“Si è svolta martedì 11 febbraio a Roma presso Confindustria la riunione plenaria per il rinnovo del ccnl dei settori piastrelle, refrattari, ceramica sanitaria e stoviglierie, scaduto ormai da oltre 7 mesi. Unica ma importante novità positiva dell’incontro – si legge nella nota della Segreteria Nazionale Filctem Cgil – è la disponibilità di Confindustria Ceramica a riconoscere un incremento dei minimi retributivi uguale per tutti i settori.

Rimane tuttavia per la Filctem Cgil un giudizio negativo sia per la parte economica, con l’offerta ferma a 105 euro al D1, sia per quella normativa, dove permangono divergenze in qualche caso anche profonde con la controparte imprenditoriale.

Per la parte economica in particolare, l’offerta di Confindustria Ceramica si attesta al livello più basso in assoluto fra tutti i contratti rinnovati da Filctem, Femca e Uiltec nella corrente stagione contrattuale.

La Filctem Cgil ribadisce la propria posizione coerente con la piattaforma rivendicativa unitaria e con i risultati ottenuti negli oltre venti contratti nazionali positivamente rinnovati in questi mesi da Filctem Femca e Uiltec, nonostante la crisi colpisca i rispettivi comparti in forme specifiche ma non meno gravi che nell’industria ceramica.

E’ su queste basi che la Filctem Cgil intende proseguire il negoziato e concludere rapidamente e positivamente la trattativa, misurando fino in fondo la reale volontà di Confindustria Ceramica, che sino ad oggi non ha saputo spiegare per quale ragione non sia possibile rinnovare proprio e solo questo contratto.

La Filctem Cgil – conclude la Segreteria Nazionale Filctem – chiede il sostegno dei lavoratori, la loro mobilitazione e più incisive iniziative di lotta, perché ritiene che ci siano le condizioni per superare resistenze immotivate e procedere speditamente al rinnovo del ccnl”.

 

“A nove mesi dalla scadenza del Contratto (giugno 2013) e quando tutti gli altri settori della nostra categoria (chimici, tessili, energia, manifatture) hanno positivamente rinnovato i contratti, nel settore ceramico/piastrelle (controparte Confindustria Ceramica con sede a Sassuolo) non si riesce a determinare una positiva soluzione alla vertenza”. Così Giordano Giovannini,  Segretario Generale Filctem Cgil  Emilia Romagna.

“Ci sono voluti mesi per rimuovere una posizione che nei fatti negava unicità e ruolo generale al Contratto nazionale (fino a questa notte la controparte pretendeva aumenti differenziati sui minimi contrattuali a regime) e tutt’ora la proposta avanzata è insoddisfacente sia nella cifra economica (105 € in 3 anni) che sulla parte normativa”.

“Nei prossimi giorni in Emilia Romagna, dove è concentrato quasi l’80% degli addetti, proseguiranno le iniziative e le pressioni a sostegno della piattaforma unitaria e per superare le immotivate resistenze delle controparti” – conclude Giovannini.