Si è svolto a Roma lo scorso 11 febbraio l’incontro tra Confindustria Ceramica e le Segreterie Nazionali di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL Ceramica dei circa 30.000 dipendenti dei settori piastrelle, refrattari, sanitari e stoviglierie, scaduto il 30 Giugno 2013.
Nel corso della riunione sono stati affrontati i temi e le richieste poste nella piattaforma unitaria relative ai capitoli Relazioni Industriali, Welfare contrattuale, professionalità, appalti, Salute e Sicurezza, occupazione e salario.
Confindustria Ceramica ha ri-evidenziato le sue disponibilità ed indisponibilitàsui vari punti della Piattaforma ed ha riconfermato una serie di richieste che qui di seguito elenchiamo.
Le disponibilità della controparte:
· Individuare negli Accordi aziendali nuove figure professionali caratterizzate anche dalla Polivalenza e dalla Polifunzionalità;
· sviluppare la contrattazione, interaziendale in ambito sociale (asili nido/trasporti);
· aggiornamento del capitolo sul Telelavoro;
· introduzione di un comma contrattuale sul trasferimento delle conoscenze e competenze dai lavoratori anziani ai più giovani;
· concordare nella contrattazione aziendale l’utilizzo anche in ore dei Congedi Parentali;
· definizione di un Codice di Condotta nell’ambito della Responsabilità Sociale dell’impresa;
· azioni concrete a tutela del Made in Italy (tracciabilità dei prodotti ed alla loro Denominazione d’Origine);
· coinvolgimento dei RLSSA e RSU, da parte delle aziende, che procederanno direttamente alla pianificazione dei corsi di formazione su ambiente e sicurezza;
· incrementare dello 0,20% la quota di contribuzione a Foncer (Fondo di Previdenza Complementare), escludendo il settore dei Sanitari;
· un aumento contrattuale uguale per i 4 settori.
Le indisponibilità della controparte:
· no all’integrazione al reddito per i 9.000 lavoratori interessati dagli Ammortizzatori Sociali;
· no alla riduzione della soglia numerica attualmente prevista (60 dipendenti) per l’applicazione della normativa contrattuale sugli appalti;
· no all’introduzione della percentuale (4%) dei contratti a Part-Time;
· no all’aumento delle agibilità per RSU e RLSSA.
Le richieste delle controparti
· definizione di un Collegio Paritetico Nazionale e successivamente di un collegio di conciliazione-Arbitrato delle rispettive Confederazioni, sulle controversie ed interpretazioni delle norme contrattuali;
· modificare gli articoli contrattuali sui trasferimenti (art.43) e sul trattamento diplomati e laureati (Art.47);
· riduzione dei costi contrattuali per i settori in crisi.
Inoltre Confindustria Ceramica ha proposto un aumento contrattuale di 105 Euro al livello D1.
La Femca Cisl nel riaffermare l’importanza dei due livelli contrattuali esprime:
· grande preoccupazione sui tempi lunghi del rinnovo che ha già provocato una perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori;
· contrarietà sulla indisponibilità di Confindustria a definire strumenti per la salvaguardia dell’occupazione.
La Femca Cisl ritiene che per chiudere il rinnovo contrattuale serva:
· un aumento economico in linea con i rinnovi della categoria e comunque non inferiore all’aumento concordato nel precedente rinnovo;
· una rivisitazione del capitolo sull’occupazione per tutelare i livelli occupazionali attraverso un ruolo propositivo delle RSU nella definizione di strumenti economici volti al sostegno al reddito dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali o in altre situazioni di riduzionedella prestazione lavorativa.
La Femca Cisl nel ribadire la necessità di riprendere al più presto la trattativa, invita Confindustria Ceramica a presentarsi al tavolo contrattuale con unaproposta concreta e credibile senza “tatticismi”, per chiudere il rinnovo contrattuale capace di rispondere ai bisogni dei lavoratori (salario professionalità ed occupazione) oltre al mantenimento e allo sviluppo delle imprese.
(La Segreteria Nazionale Femca Cisl)