Home Ceramica Macchine per ceramica: 2014 in grande crescita

Macchine per ceramica: 2014 in grande crescita


Ora in onda:
________________


export_salitaI costruttori di macchine e attrezzature per ceramica si apprestano a chiudere un ottimo 2014. Secondo i pre-consuntivi diffusi dal Centro Studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica), il fatturato di settore dovrebbe attestarsi su 1.890 milioni di Euro, in crescita del 10,5% sul 2013.

Se confermata dai dati definitivi che saranno resi noti il prossimo giugno, si tratterebbe del secondo miglior risultato nella storia del settore, dopo i 1.937 milioni di euro registrati nel 2007.

L’ottimo risultato è stato conseguito grazie ad una crescita sia sui mercati internazionali sia sul mercato italiano.

L’export continua a generare la quota maggiore del fatturato di settore, prossima nel 2014 al 79% del giro d’affari pari a circa 1.500 milioni di euro (+ 9% sull’anno precedente).

Il risultato è oltremodo importante considerando il quadro macro-economico mondiale e le tante aree geografiche interessate da disordini sociali e rallentamenti economici.

Ottime anche le performance sul mercato italiano, che si attesa sui 400 milioni di euro, con un incremento del 16,6% sul 2013 (21,2% del fatturato totale). A influenzare positivamente il risultato, le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali contenute nella cosiddetta “Sabatini Bis” che ha saputo incanalare la volontà delle aziende ceramiche di tornare a investire in innovazione produttiva.

Sicuramente importante nel raggiungimento di questo risultato anche la fiera Tecnargilla, il più importante appuntamento mondiale per le tecnologie ceramiche che si è tenuta a Rimini in settembre.

“Le previsioni per il prossimo anno sono caute – dichiara il Presidente di Acimac, Fabio Tarozzi. Negli ultimi mesi stiamo, infatti, registrando un rallentamento nei principali indicatori economici di molti Paesi del mondo”.

“Con gli elementi attualmente in nostro possesso – prosegue Tarozzi – stimiamo, per questo, un mantenimento dei livelli di business raggiunti”.