Confindustria Emilia Area Centro, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna e il Tribunale di Bologna hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la diffusione di una cultura della legalità economica volto a rafforzare il sistema produttivo regionale e a contrastare in modo più efficace i fenomeni di infiltrazione mafiosa nelle imprese dell’Emilia-Romagna.
L’accordo è stato firmato ieri presso il Tribunale di Bologna dal Presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Sonia Bonfiglioli, dal Presidente del Tribunale di Bologna, Pasquale Liccardo, e dal Procuratore della Repubblica, Paolo Guido.
L’Emilia-Romagna è una delle regioni economicamente più avanzate d’Europa, caratterizzata da un tessuto imprenditoriale competitivo, innovativo e fortemente radicato nel territorio. Tuttavia, la complessità delle filiere produttive e il ricorso crescente a subforniture e appalti hanno incrementato la vulnerabilità rispetto a tentativi di infiltrazione criminale.
L’accordo siglato ieri mira a promuovere una collaborazione stabile tra Tribunale di Bologna, Procura della Repubblica e Confindustria Emilia per diffondere la cultura della legalità nelle imprese, favorire lo sviluppo di strumenti tecnologici a supporto delle misure di prevenzione, monitorare e contrastare le infiltrazioni mafiose nell’economia regionale e diffondere modelli organizzativi virtuosi e codici etici. Confindustria Emilia promuoverà percorsi formativi per le imprese, capaci di diffondere la conoscenza sulle modalità sempre più invasive dell’economia illegale, anche mediante lo studio e l’analisi di fenomeni concretamente vissuti nel recente passato.
Il Protocollo, inoltre, prevede l’imminente istituzione di un Osservatorio permanente, coordinato dal Tribunale di Bologna e dalla Procura di Bologna, con la partecipazione di Confindustria Emilia, Forze dell’Ordine, Prefetture e della Regione Emilia-Romagna. Il Protocollo ha durata triennale, è rinnovabile e aperto ad altre adesioni istituzionali, ed è previsto un monitoraggio dopo il primo anno.
“Preservare il nostro tessuto imprenditoriale significa proteggere un patrimonio di competenze, lavoro e innovazione costruito in decenni. Con questo Protocollo vogliamo ribadire che la competitività delle imprese passa necessariamente da un contesto sicuro, equo e di corretta libera concorrenza. Per questo metteremo in campo formazione e strumenti di prevenzione concreti”, afferma Sonia Bonfiglioli, Presidente di Confindustria Emilia.
“Le istituzioni della giuridicità penale sono chiamate, sempre più spesso, ad un’opera di presidio dell’economia per il tramite di una strumentazione normativa che deve essere capace di leggere la mutevole ed articolata realtà dell’economia illegale, promuovendo una cultura della legalità che superi la singola vicenda giudiziaria per radicarsi e diffondersi nel tessuto imprenditoriale”, sottolinea Pasquale Liccardo, Presidente del Tribunale di Bologna.
“Per una terra così fertile e operosa, motore dell’intero Paese, c’è bisogno di sinergia e condivisione tra le Istituzioni e le imprese. E se tra chi fa controllo di legalità e chi lo subisce nasce un progetto comune per stanare chi lo evita o lo schiva, vedo speranze di sviluppo sano e mercato libero”, dichiara Paolo Guido, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.



















