Elisabetta Gualmini, europarlamentare per il Nord-Est del Gruppo S&D, è stata nominata Presidente dello European Parliament Ceramics Forum (EPCF), un rilevante organismo interpartitico, nato nel 1994, titolato ad affrontare all’interno delle istituzioni europee le principali sfide e problematiche riguardanti il settore ceramico e i suoi lavoratori. Elisabetta Gualmini – prima italiana alla guida dell’EPCF – siederà quindi per i prossimi anni al vertice del Forum a cui partecipano, oltre ai membri del Parlamento europeo e della Commissione europea, le aziende produttrici di ceramica, le rispettive associazioni nazionali e i rappresentanti dei sindacati europei.
“E’ una grande responsabilità oltre che un onore rappresentare uno dei pilastri dell’economia europea nonché uno dei settori industriali più antichi d’Europa. L’industria della ceramica si è costruita nel tempo e vanta una lunga e orgogliosa tradizione, evolvendosi costantemente per creare prodotti sempre più innovativi e soluzioni per migliorare la nostra vita di tutti i giorni. Il mio sarà un impegno per tutto il settore ceramico italiano, che in parte già ho avuto modo di incontrare attraverso il lavoro che sto svolgendo a Bruxelles in rappresentanza delle Regioni dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige”.
Oggi, con un fatturato pari a 26 miliardi di euro – di cui un oltre un terzo attraverso export a livello globale – la ceramica in Europa vanta quasi 400 mila tra addetti diretti e di indotto e rappresenta circa il 25% della produzione mondiale. L’industria ceramica italiana rappresenta una parte importante, con un fatturato che nel 2020 ha superato i 6 miliardi di euro, di cui oltre 5 miliardi provenienti dall’export, occupando circa 27.000 addetti. L’Emilia-Romagna in particolare traina la produzione italiana, con oltre 17 mila addetti e 5,4 miliardi di fatturato, di cui 4,7 miliardi grazie all’export.
La nomina a Presidente dell’EPCF di Elisabetta Gualmini è stata presentata a Sassuolo durante la conferenza stampa organizzata da Confindustria Ceramica e annunciata direttamente dal Presidente e dal Direttore Generale dell’organizzazione Giovanni Savorani e Armando Cafiero.
Durante la presentazione Gualmini ha poi ricordato come il Parlamento Europeo in questi mesi stia lavorando su diversi dossier di particolare rilievo per l’industria ceramica italiana e continentale. In particolare, si è soffermata sull’impatto del pacchetto di misure “Fit for 55” – che implementa il Green New Deal europeo – sul settore della ceramica. “Bene gli investimenti sulla transizione ecologica e la decarbonizzazione – ha detto Gualmini – ma la ceramica deve essere inclusa nelle norme che prevedono aiuti compensativi per gli sforzi che verranno effettuati, soprattutto in una fase in cui la riduzione delle emissioni ha comunque un costo e in cui i prezzi dell’energia sono diventati insostenibili. Il pacchetto verde della Commissione non può essere punitivo per migliaia e migliaia di lavoratori e imprese. Occorre procedere con equilibrio e buon senso all’interno di un passaggio delicato e complicato verso nuovi modelli di produzione che va certamente intrapreso. C’è infine sicuramente preoccupazione – ha concluso Gualmini – per la drammatica evoluzione dello scenario energetico che sta implicando, per l’intera manifattura italiana, un incremento esponenziale dei costi dell’elettricità e del gas. A livello europeo, sostengo con forza l’impegno a favorire i singoli Stati membri nell’adozione di misure congiunturali e strutturali di salvaguardia per il proprio tessuto economico, perché sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro”.
Elisabetta Gualmini è professore ordinario di Analisi delle politiche pubbliche presso l’Università di Bologna. Dal maggio 2019 è Europarlamentare per il Collegio del Nord-Est. Al Parlamento europeo è membro della Commissione Lavoro, della Commissione Bilancio e della Commissione Economia. Nella scorsa legislatura è stata Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna. E’ stata inoltre Presidente dell’Istituto Cattaneo di Bologna ed ha diretto e coordinato numerosi progetti di ricerca e di sviluppo nazionali e internazionali. E’ stata visiting Scholar presso l’Università di Los Angeles (UCLA), di Berlino e presso la London School of Economics. Ha svolto attività di consulenza e formazione presso numerose organizzazioni pubbliche e private.