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Danni maltempo nel reggiano: Regione, Provincia e Comuni a fianco degli agricoltori

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Danni maltempo nel reggiano: Regione, Provincia e Comuni a fianco degli agricoltoriSopralluoghi e incontri con le associazioni agricole, questa mattina nella Bassa, per i vertici di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia e Comuni con l’obiettivo di intervenire prontamente sotto l’aspetto logistico ed economico e attivare i possibili canali di finanziamento per assicurare un sostegno diretto e coprire gli interventi urgenti per ripristinare i danni, dopo che lunedì una tempesta di grandine, acqua e vento ha distrutto colture agricole (in particolare quelle cerealicole e della soia), immobili e mezzi destinati alla produzione agricola e industriale, ma anche strutture pubbliche e il patrimonio ambientale.

Ad incontrare i rappresentanti delle associazioni di categoria, nella Sala consiliare del Comune di Guastalla, c’erano lo stesso assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, il presidente della Provincia Giorgio Zanni ed i sindaci dell’Unione Bassa reggiana e Unione Pianura reggiana. Oltre alla necessità di proteggere cittadini e territorio dai sempre più frequenti eventi estremi provocati dai mutamenti climatici, nel corso dell’incontro è stata fatta una prima stima dei danni al territorio e si è tracciata una possibile serie di risposte concrete per risarcire i danni ingenti provocati dal maltempo che rischiano di piegare un importante settore produttivo, strategico non solo per le comunità locali quanto per l’intero Paese, già duramente colpito dalle conseguenze indirette della pandemia.

Rassicurazioni sono arrivate dall’assessore Mammi che ha sottolineato come “la Regione stia già facendo la ricognizione dei danni avvenuti su tutto il territorio regionale e sia possibile segnalare i danni agricoli attraverso l’apposita piattaforma”. “Nel frattempo l’ente regionale si è già attivato su due canali – ha aggiunto Mammi – Il D.L. 102/2004 per risarcire il settore agricolo e i fondi di Protezione civile per i danni subiti dalle strutture pubbliche sono gli strumenti che contiamo di mettere in campo da subito, in attesa che Arpae certifichi cosa è accaduto dal punto di vista meteo-climatico. Dobbiamo iniziare da oggi un percorso che ci porti a proteggere sempre di più i cittadini, le imprese e il patrimonio ambientale da questi fenomeni agendo con tempestività e attivando politiche di prevenzioni sempre più stringenti come la Regione sta già facendo e ha rinnovato con il Patto per il Lavoro e per il Clima”.

Da parte sua, il presidente della Provincia Giorgio Zanni ha lanciato alla Regione la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Governo: “Anche se dopo la riforma non abbiamo più competenze dirette in materia, la Provincia anche oggi è qui sul territorio ed è impegnata, come ha dimostrato anche durante l’emergenza sanitaria, a sostenere ed aiutare i sindaci nei momenti di difficoltà nel suo ruolo di Casa dei Comuni, nell’attesa che ci venga riassegnato un ruolo che si è dimostrato indispensabile per Comuni, imprese, cittadini e comunità del territori ”.

“In qualità di presidente dell’Unione e a nome dei colleghi sindaci – ha dichiarato il sindaco di Guastalla Camilla Verona – esprimo un vero apprezzamento per la tempestività con cui l’assessore regionale Mammi ha risposto al nostro appello dopo l’emergenza meteo di appena 48 ore fa, a testimonianza di una Regione attenta e vicina ai territori. Analogo ringraziamento al presidente della provincia Zanni, collettore dei bisogni di tutti i comuni. Come sindaci era per noi vitale fare comprendere al comparto dell’agricoltura, stamattina presente in numero nutrito attraverso le rappresentanze di categoria, che le istituzioni intendono essere reattive nei loro confronti, con le azioni e con la richiesta di stato di emergenza”

Dopo la riunione in Comune a Guastalla, l’assessore Mammi, il presidente Zanni e il sindaco Verona  hanno compiuto un sopralluogo in due aziende agricole della Bassa per verificare i danni provocati da una grandinata che ha colpito in maniera estremamente pesante anche il patrimonio ambientale, oltre alle strutture, pubbliche.