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Cgil Cisl Uil Area Nord modenese: “Ucman, incontro sul bilancio di previsione 2021-23, prevale l’unitarietà dei sindaci”


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“Un Bilancio di Previsione 2021/2023, condiviso da tutti i 9 Sindaci del territorio nonostante le note difficoltà emerse nell’ultimo periodo relative alla Mirandolexit. Questa è la prima buona notizia arrivata durante l’incontro di Contrattazione Sociale Territoriale tenutosi in video conferenza il 24/3/2021, fra la Giunta dell’Unione e Cgil, Cisl e Uil confederali, il sindacato pensionati e la Funzione Pubblica Cgil.

In un contesto reso particolarmente difficile dalla pandemia, la priorità viene data ancora una volta al corretto mantenimento dei Servizi alla persona, dei Servizi scolastici e delle politiche giovanili, senza incrementi delle rette a carico delle famiglie.

Obiettivi comuni, che pur nel rispetto delle specificità dei singoli comuni, definiscono  le linee di indirizzo assegnando una nuova centralità al welfare come strumento di equità sociale e di contrasto alle disuguaglianze, affrontando con molteplici interventi, la lotta alle nuove povertà e ponendo al centro le persone e la fragilità delle famiglie.

Più spesa per circa 750.000 euro rispetto all’anno precedente, utile a garantire il sostegno al sistema scolastico, ai portatori di handicap e all’integrazione sociale, con nuove assunzioni, necessarie per assicurare il rispetto delle norme anti-covid in tutti gli ambienti. Particolare attenzione alla tutela della popolazione anziana, attraverso l’utilizzo del Fondo della non-autosufficienza, incrementato da risorse regionali, per ritornare ad occupare al più presto tutti i posti nelle residenze e semi-residenze territoriali, in piena sicurezza.

L’ambiente, la tutela del territorio ma sopratutto dell’aria, rappresentano la nuova sfida che si conta di affrontare con l’ulteriore sviluppo della progettazione in essere, coordinata a livello di area, impegnando al meglio le ingenti risorse che arriveranno dall’Europa.

Il quadro complessivo dei fondi gestiti dall’Ucman rappresenta quindi una risposta organica e omogenea ai bisogni dei cittadini, consentendo di rafforzare i servizi domiciliari, le strutture protette e ora dando il massimo supporto al sistema delle vaccinazioni in ambito distrettuale.

La programmazione futura dei servizi, resa ineludibile dalla drammatica esperienza che stiamo vivendo, dovrà avvenire sulla base dell’analisi dei bisogni emergenti, con l’intento  di impostare principalmente nuovi percorsi di concreta e virtuosa sinergia tra sociale e sanità. Tutto questo non po’ prescindere dall’investimento sul personale perché sia che si realizzi una evoluzione ad otto comuni dell’Unione sia che si mantenga l’assetto attuale, la riorganizzazione dell’Ente è una esigenza urgentissima e comunque qualsiasi rafforzamento di servizi, si concretizza solo con una dotazione che cancelli le attuali sofferenze, presenti sopratutto nei servizi sociali, ma non solo.

Un Bilancio che si presenta ai sindacati e alla comunità in equilibrio e sostenibile ma che in prospettiva potrebbe produrre economie importanti da ritornare a tutti i comuni partecipanti. La qualità e la garanzia dei servizi, delle risorse che servono e l’omogeneità di risposte ai bisogni non può che essere garantita dalla somma dei comuni del territorio, e non da una sua divisione. Per questo motivo auspichiamo che nella seduta del 29 marzo prossimo prevalga il senso di responsabilità approvando quella che di fatto è la manovra economica più significativa del prossimo triennio. Da qui potrebbe arrivare nuovo slancio a questa Unione tanto tormentata, ma sopratutto si potranno offrire nuovi e indispensabili strumenti di garanzia alla coesione sociale del nostro territorio”.

(Cgil Area Nord modenese – Cisl Emilia Centrale – Uil Modena e Reggio Emilia – Spi/Cgil Area Nord modenese e FP/Cgil Area Nord modenese)