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Bonus 110%, Lapam: “Soddisfatti per l’aumento della platea dei fruitori, ma la proroga doveva arrivare al 2023”


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“Gli emendamenti approvati in commissione alla Camera vanno incontro all’esigenza di ampliare la platea di fruitori del Superbonus 110%. Ma la proroga, di soli sei mesi più altri eventuali sei se i lavori sono a buon punto, non basta, occorreva arrivare alla fine del 2023”. Lapam Confartigianato commenta così la decisione di approvare alcuni emendamenti al Superbonus edilizio e alla proroga fino a giugno 2022, con la possibilità di arrivare a dicembre se a giugno di quell’anno i lavori saranno arrivati almeno al 60% del totale.

“L’Agenzia delle Entrate ha sempre negato il beneficio del Superbonus del 110% quando l’intero edificio è posseduto da un unico proprietario. Con l’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, più volte richiesto e sollecitato dalla nostra associazione, viene esteso l’ambito applicativo della disposizione. Il beneficio della detrazione spetta anche in mancanza del condominio, in favore dell’unico proprietario se non si superano le quattro unità immobiliari. Questo – sottolinea Lapam – va a sanare le situazioni legate a eredità o ad altre situazioni in cui edifici familiari con un solo proprietario e più unità abitative. Gli altri emendamenti – prosegue l’associazione – riguardano la coibentazione dei tetti e il superamento delle barriere architettoniche e, infine, le infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici”.

Lapam conclude sulla proroga: “Avevamo chiesto di estendere la misura a fine 2023, per permettere alle imprese di attrezzarsi e ai proprietari di ragionare con la dovuta calma sugli interventi. L’aver allungato a giugno 2022 è un primo passo, ma continuiamo a chiedere che il tempo per questa misura venga allungato”.