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Tekapp vola a Tel Aviv per il Cybertech Israel 2020

L’azienda modenese non è nuova a viaggi internazionali alla scoperta di nuove tecnologie da portare in Italia. Daniel Rozenek, il titolare: “le cyber-minacce sono al secondo posto tra i principali rischi globali del 2020. È arrivato il momento di agire”


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Tekapp vola a Tel Aviv per il Cybertech Israel 2020Da Tel Aviv a Londra, da Roma a New York, Tekapp non si ferma mai. È infatti prerogativa dell’azienda, che ha sede a Formigine, in provincia di Modena, rimanere sempre aggiornata sulle novità del mondo della cybersecurity.

Daniel Rozenek, titolare dell’azienda: “in questo settore è impossibile crescere se si rimane fermi. Io per primo investo tempo ed energie per tenermi costantemente aggiornato e per fornire un servizio migliore ai miei clienti. Se c’è una novità, io devo saperla; se nasce un nuovo tipo di malware, la mia azienda deve conoscerlo per essere in grado di proteggere le imprese. Non è semplice, ma i risultati li vediamo giorno dopo giorno”.

Le innovative tecnologie israeliane al servizio delle aziende italiane, ecco il concetto da cui parte Tekapp: “Io sono nato a Tel Aviv, è lì che mi sono appassionato al settore della sicurezza informatica. Una delle cose che più ammiro di Israele è il fatto che lì la cybersecurity è considerata come un bene primario. Pensateci: ogni azienda, al giorno d’oggi, deve utilizzare la rete per poter lavorare. Tutte queste reti aziendali, spesso mal protette, sono pozzi infiniti di informazioni e dati che possono essere sottratti da malintenzionati ed usati per i motivi più svariati. Ecco perché un’azienda, per crescere, necessita di sistemi in grado di proteggerla dalle minacce esterne”.

In Italia purtroppo, la situazione è molto diversa: “sono ancora troppo poche le aziende che investono in sicurezza informatica. È un problema sistemico, perché io posso anche dotarmi di sistemi efficaci, ma magari un’azienda fornitrice non è protetta e questo può mettere a rischio anche la mia rete. Non dimentichiamoci d’altronde che un fermo di produzione causato da un attacco informatico può risultare in migliaia di euro di danni” Anche da questo viaggio, Tekapp torna a casa con nuove conoscenze e un quadro molto più chiaro di quello che vedrà il settore nel 2020.

“Anche quest’anno abbiamo formato una vera e propria “task force”, comprensiva di tecnici, commerciali e pre-sales, per visitare una delle più grandi fiere al mondo dedicata al mondo cyber. Qui abbiamo partecipato ad incontri B2B con aziende leader del settore per sviluppare partnership e collaborazioni esclusive, abbiamo partecipato a seminari di formazione ed a tavoli di lavoro. Per quanto riguarda i “trend”, ci è stato confermato che quest’anno le minacce da tenere d’occhio sono i malware elusivi. Si tratta di attacchi che non vengono identificati dai sistemi di sicurezza informatica tradizionali, perché riescono appunto ad eluderli. Sono molto intelligenti e resilienti, riescono a rimanere nascosti in media anche 200 giorni nella rete aziendale, lavorando ininterrottamente e completamente indisturbati. Per combatterli noi utilizziamo una tecnologia estremamente sofisticata, che si chiama Deceptive Bytes e che ragiona esattamente come il malware, nascondendosi da lui e facendogli “credere” di aver avuto successo nel suo attacco, quando in realtà non è così”.

Il rischio informatico è, d’altronde, una delle minacce peggiori del 2020, come sottolinea il Global Risk Report 2020, che pone i cyber-attacchi su larga scala al secondo posto nella lista dei principali rischi globali, dopo il cambiamento climatico.

“Le aziende non possono voltare le spalle a questo tipo di informazioni, il rischio è troppo alto. È il momento di agire e proteggere le proprie infrastrutture prima che sia troppo tardi”

Per maggiori informazioni potete contattare Tekapp o visitare il sito.