Un 2014 che torna ai livelli pre-crisi per i costruttori italiani di macchine per ceramica. I risultati emersi dalla 23° Indagine Statistica Nazionale realizzata da ACIMAC descrivono un settore in crescita del +7% rispetto all’anno precedente, con un fatturato che raggiunge 1,836 miliardi di euro, e che si conferma il più importante sistema industriale al mondo per la fornitura all’industria ceramica.
L’Italia cresce a doppia cifra
Oltre alle buone performance sui mercati internazionali, il 2014 è stato l’anno della svolta sul mercato domestico. Dopo anni di contrazione, nei dodici mesi dello scorso anno, il fatturato generato dalle vendite di macchine alla clientela italiana ha registrato un incremento del +28,2%, raggiungendo i 441,866 milioni di Euro.
Questo trend positivo, tanto atteso, si è confermato anche nei primi mesi del 2015, confermando dunque un’inversione di tendenza.
“Si tratta di un risultato molto importante, che va oltre il mero risultato economico” – dichiara il Presidente di Acimac, Fabio Tarozzi.
“La ritrovata fiducia da parte della clientela italiana crediamo, infatti, contribuirà anche allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche”. “Le aziende italiane – continua Tarozzi – sono sempre state importanti partner tecnologici per lo sviluppo di nuovi prodotti”.
Record storico nell’export
Sono le esportazioni a trainare la crescita del settore. Nei dodici mesi dello scorso anno, il volume d’affari generato dalle vendite oltre confine è stato pari a 1,395 miliardi di euro (+1,6% sull’anno precedente); il valore più alto della storia.
La suddivisione delle vendite per area geografica mostra, anche nel 2014, una ripartizione pressoché omogenea, confermando l’elevata penetrazione delle tecnologie italiane in tutti i mercati mondiali.
I Paesi del Medio Oriente balzano dal secondo al primo posto delle principali aree di export grazie ad una crescita del +15,6% e un fatturato di 249,1 milioni di Euro.
Al secondo posto si posiziona l’Unione Europea, anch’essa in crescita, +12%, che assorbe un fatturato di 226,259 milioni di euro.
Seguono i Paesi dell’Asia (esclusa la Cina) che, con un calo del -2,9%, pari a 214,871 milioni di euro, lasciano il gradino più alto del podio occupato lo scorso anno.
Al quarto posto si posiziona l’area del Centro e Sud America con 172,082 milioni di Euro (-6,2% sul 2013).
A seguire i Paesi Extra-Ue (166,055 milioni, +5,4%), l’Africa (165,979 milioni, -17,3%), la Cina (115,899 milioni, +14,8%), il Nord America (83,499 milioni, -7,7%), l’Oceania (909,975 milioni, +80,1%).
L’internazionalità produttiva
È risultato in crescita anche il fatturato generato dalle aziende estere controllate dalle aziende italiane. Nei dodici mesi del 2014 le 53 società di diritto estero a capitale maggioritario italiano hanno generato un fatturato di 500,5 milioni di Euro, in crescita dell’8% sul 2013.
Il settore
La struttura del settore è rimasta per lo più invariata. Lo scorso anno le 152 aziende attive nella costruzione di macchine e attrezzature per ceramica hanno dato lavoro a 6.203 addetti (+1,8% sul 2013).
Resta analoga anche la suddivisione delle aziende per classi dimensionali. Il 56,6% del totale ha un fatturato inferiore ai 2,5 milioni di euro mentre, all’opposto, solo l’11,2% ha un giro d’affari che supera i 10 milioni di euro. Queste ultime hanno inoltre maggior propensione esportativa riflettendo la tendenza inversamente proporzionale di incidenza sul fatturato di settore rispetto alla penetrazione sui mercati esteri.
Previsioni 2015
“Il primo trimestre del 2015 ha registrato un andamento record, con una crescita media del +42,4% – dichiara il Presidente di Acimac, Fabio Tarozzi – generata da buone performance sia sul mercato domestico sia su quelli internazionali”.
“Difficilmente però tali risultati potranno essere mantenuti anche nei prossimi mesi”, prosegue Tarozzi.
“Le previsioni del nostro Centro Studi ci portano infatti a ritenere una stabilizzazione delle vendite su livelli appena superiori rispetto a quelli del 2014″.