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Lioia (Sel): “Firem e non solo, ragionando sul futuro lavorativo del Distretto Ceramico”


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distretto_ceramicoIl caso della Firem, azienda formiginese delocalizzata in Polonia nel periodo delle ferie estive, all’insaputa dei 40 lavoratori che ora picchettano i cancelli, deve portare ad una seria riflessione sul lavoro nel nostro territorio.

I problemi di una burocrazia eccessiva e lenta nonché le difficoltà di accesso al credito, comuni a molti imprenditori, rappresentano senza dubbio problemi politici da risolvere, ma non possono essere usati in alcune modo come alibi per una condotta così lesiva della dignità delle persone.

Il nostro fu un territorio ricco sia economicamente che umanamente anche grazie alle relazioni sociali e sindacali che proprietari e lavoratori seppero bene costruire e rispettare; lavoratori dei quali oggi giorno troppe volte si dimentica il fondamentale contributo per la stessa vita e tenuta delle aziende.

La vicenda della Firem mostra, invece, come siano venuti a mancare, dal lato dell’impresa, il rispetto e la considerazione nei confronti dei lavoratori, ormai ritenuti solo un costo.

L’obiettivo non è più il bene collettivo, ma il profitto immediato in nome del quale si compie qualsiasi tipo di scelleratezza.

Se, come stima uno studio del Politecnico di Milano, la produzione della ceramica nella nostra zona, una volta terminata la crisi, si assesterà circa al 50% della produzione degli anni Novanta, dobbiamo riflettere sulle alternative ai trasferimenti di massa.

Sassuolo resterà leader del mercato ceramico solo se avrà il coraggio di investire in ricerca ed innovazione nella prospettiva dell’eco-sostenibilità del territorio e se le amministrazione future saranno in grado di rendere questo vivo e culturalmente stimolante.

Le esperienze delle riconversioni delle aree industriali di Bilbao in Spagna e del Bacino della Ruhr in Germania dimostrano come cultura ed ecologia possano rappresentare non solo una “scelta da fricchettoni”, bensì un intelligente investimento con un consistente ritorno economico; per percorrere questa strada non basteranno l’accessibilità al credito e una burocrazia snella, quanto visione d’insieme e responsabilità sociale d’impresa ed è naturale chiedersi se a Sassuolo e nel Distretto Ceramico le possediamo ancora.

Per il momento sarebbe già molto che tutti i lavoratori del Distretto esprimessero la propria solidarietà nei confronti degli operai della Firem e che tutti gli imprenditori locali si unissero in una unanime condanna del comportamento dell’azienda.

(Mariella Lioia, Circolo SEL Distretto Ceramico-Sassuolo)