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Giulia Pigoni dopo il consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico


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giulia_pigoniIl Consiglio dell’Unione di martedì ci ha riportato indietro di qualche anno: siamo tornati ai giorni in cui unire i nostri Comuni in un unico Ente per venire incontro ai cittadini, non ci sembrava una buona idea per paura di perdere la propria identità. Ieri si è tornati al personalismo, al campanilismo fine a se stesso.

Nel Consiglio dell’Unione di martedì alcuni gruppi consiliari e parte della Giunta dell’Unione si sono astenuti nella votazione del Bilancio di previsione 2013. Anche il dibattito sulla programmazione dei servizi socio-sanitari ha visto una discussione aspra sul nuovo accreditamento di Casa Serena.

In un’ottica in cui la Regione impone col nuovo anno, l’implementazione di altri servizi all’interno delle Unioni di Comuni, il nostro senso di responsabilità ci richiama alla pazienza e al coraggio per fare scelte lungimiranti. Certo, questi primi due anni stanno servendo a tutti come rodaggio, ci sono serviti per capire come unire le forze e strutturare concretamente questo nuovo Ente, ma il tempo dello studio e delle prove sta finendo: dai prossimi anni dovremo investire davvero sui nostri territori, sui servizi ai cittadini. Il grande lavoro che stiamo facendo non può e non deve essere sprecato nel momento in cui si entra nell’ottica delle elezioni amministrative. Invito tutti ad una riflessione, perché l’Unione dei nostri Comuni rimanga, come è stata fino a martedì, estranea alle liti tra i Municipi, agli interessi personali, alle azzuffate tra partiti e amministratori e viceversa sia capace di offrire risposte chiare alle domande dei cittadini del nostro distretto: più lavoro, più sicurezza e difesa del sistema di welfare.

 

(Giulia Pigoni, Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico)